Barachini tende la mano alle edicole e annuncia il Dpcm di sostegno alle attività. Il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria, nei giorni scorsi, ha preso parte ai lavori della giornata conclusiva del Festival euromediterraneo dell’economia. Durante il suo intervento davanti alla platea del Feuromed di Napoli, Barachini ha assicurato l’impegno suo e del governo a favore proprio delle edicole: “Abbiamo dato e daremo un sostegno alle edicole, stiamo completando un Dpcm”. Quindi l’esponente dell’esecutivo presieduto dalla premier Giorgia Meloni ha sottolineato le ragioni alla base della scelta di concedere aiuti alle attività: “Stiamo sostenendo le edicole – ha spiegato Barachini – perché sono un presidio di vicinanza, di visibilità di un prodotto informativo. Oggi i lettori di quotidiani di carta hanno più di 55 anni, per un lettore magari non più giovanissimo andare a cercare il giornale è complesso, bisogna lavorare al delivery, portarlo sullo zerbino di casa”. Il sottosegretario ha dunque aggiunto: “All’interno del sostegno che abbiamo dato e che daremo c’è anche un sostegno anche alla distribuzione”. Ha raccontato, poi, la questione di cui si sono occupati, a livello nazionale, i media: “Stavano chiudendo le due edicole di Amatrice, e per me era un fattore simbolico che in un luogo così ferito del nostro Paese non ci fosse più un punto che distribuisse quotidiani. Abbiamo fatto un intervento sulla distribuzione anche per quelle realtà più complesse”.
Il sottosegretario Barachini ha ricordato però che, almeno in linea di principio, già si segnala una qualcerta inversione di tendenza: “Prima degli interventi sulle edicole chiudevano ogni anno il 19% dei punti vendita, ora chiude il 4 per cento delle edicole all’anno. È un’inversione di tendenza, ma purtroppo gli edicolanti spesso ci dicono che si mantengono non con l’informazione ma con gadget e articoli per bambini. Spesso chiudono la domenica, che è un altro tema drammatico perché magari le persone la domenica vorrebbero leggere il giornale e non possono”.