Lunedì scorso, la ‘Stampa’, a pagina 11, informava che la sala stampa dei giornalisti e la sala di lettura dei deputati, a Montecitorio, dopo essere state private delle rassegne stampa cartacee, lo saranno anche dei giornali nazionali e delle varie regioni o provincie italiane, di cui i deputati sono (o dovrebbero essere) rappresentanti. Ai tavoli dove oggi quei giornali vengono letti ci saranno solo computer attraverso cui, in abbonamento, i deputati potranno collegarsi on line coi giornali cui sono interessati.
Il giudizio della Stampa è che questa non è una buona notizia, sia perché priva una delle massime istituzioni del supporto non secondario, anche in tempo di internet, della carta stampata, sia perché, come pare si ammetta ai piani alti della Camera, il risparmio è puramente simbolico.
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