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A COSA PORTERà L’INTEGRAZIONE TRA SKYPE E MICROSOFT?

Non sembrano esserci limiti all’ascesa di Skype. Nell’ultimo anno il tempo speso dagli utenti (che crescono di mese in mese) in videochiamate è aumentato del 40%. I server permettono a 40 milioni di utenti di essere connessi contemporaneamente al servizio. Skype è stato acquisito da Microsoft nel Giugno 2011 per la notevole cifra di 8,5 mld di dollari. Si tratta del più ingente acquisto effettuato dal gruppo di Redmond. Il software, nella sua decennale storia, ha cambiato diverse volte padrone. Fondato nel 2003 da Niklas Zeenstrom e Markus Friis, è stato ceduto ad Ebay nel 2005 per 2,6 mld di dollari. La società di aste online non ha ottenuto risultati tali da giustificare l’investimento e, per questo motivo, nel 2009 ha venduto il 56% di Skype ad un gruppo formato da diversi investitori. Nel 2011 Free.Inc. è divenuto il socio di maggioranza, acquistando le quote dagli investitori privati. L’acquisizione da parte di Microsoft è storia recente.

I tecnici di Redmond stanno lavorando alacremente per sfruttare a pieno le potenzialità della loro “gallina dalle uova d’oro”. Da qualche giorno è disponibile gratuitamente l’applicazione di Skype per Windows Phone, presentata al Mobile World Congress di Barcellona. L’app potrà essere utilizzata in 18 lingue. Ma è solo l’inizio. A Microsoft hanno pensato di unire i servizi proposti da Skype a quelli offerti da Windows Messenger, noto software di messaggistica. Sul fronte delle entrate pubblicitarie, sembra certa l’implementazione di un bottone “click to call” che metta in diretto contatto l’utente e l’esercizio commerciale pubblicizzato. Inoltre, sembra probabile una integrazione di Skype nel nuovo sistema operativo Windows 8, la cui commercializzazione è prevista per il prossimo autunno.

Skype è un software basato sul Voip. Tale tecnologia rende possibili le conversazioni telefoniche con il solo uso della connessione Internet. Skype possiede anche altre funzionalità di messaggistica istantanea, ma viene utilizzato principalmente per le videochiamate. Il software funziona in due modalità: peer-to-peer e disconnesso. Nel primo caso, il mittente e il destinatario sono collegati entrambi ad Internet attraverso il Client Skype. Nella seconda fattispecie, si ha una comunicazione tra un utente collegato ad Internet e un ricevitore fisso o mobile. Solo il secondo servizio è a pagamento.

Skype è in progresso continuo, ma nuovi operatori stanno emergendo come funghi per insidiare il pioniere del Voip. Il fallimento di Ebay insegna che, per quanto una tecnologia possa essere potenzialmente redditizia, occorre mettere a punto delle strategie per sfruttarla ai fini della produttività. Ora tocca a Microsoft.
Giuseppe Liucci

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