Continua a sollevare polemiche la pista di bob di Cortina, stavolta è il turno di un giornalista del Corriere delle Alpi che avrebbe voluto partecipare al sopralluogo ufficiale al cantiere della struttura ma a cui è stato negato l’accesso. Una vicenda che è stata immediatamente portata alla luce dal Sindacato dei giornalisti Veneti e dal comitato di redazione dei giornali veneti del gruppo Nem. Che hanno stigmatizzato, con forza, l’accaduto. I fatti vengono riepilogati nella stessa nota sottoscritta da giornalisti e sindacato: “Il Comitato di redazione dei giornali veneti del gruppo Nem e il Sindacato giornalisti Veneto, denunciano il gravissimo episodio accaduto il giorno lunedì 24 febbraio, a Cortina, dove a un collega del Corriere delle Alpi è stato negato di partecipare al sopralluogo al cantiere della costruenda pista da bob organizzato da Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa, la società pubblica che svolge tutte le attività di realizzazione delle opere connesse ai Giochi del 2026) con i tecnici del Cio (Comitato olimpico internazionale)”. La questione si sintetizza in due frasi: “In loco a precisa domanda gli è stato risposto che il sopralluogo era chiuso alla stampa, ma colleghi di altre testate hanno potuto presenziare”. Per il Comitato di redazione e il Sindacato giornalisti Veneto l’episodio è grave anzi “inaccettabile” poiché “va a minare il diritto-dovere di cronaca tutelato dalla Costituzione, e che lede la professionalità di cronisti che stanno quotidianamente raccontando la preparazione ad un evento di portata internazionale come sono le Olimpiadi”. Sulla vicenda olimpica, nei giorni scorsi, s’era registrato un veemente botta e risposta tra le istituzioni e i giornalisti. La Fnsi aveva replicato a muso duro al sottosegretario leghista Alessandro Morelli che aveva ventilato, da parte dei giornali, una condotta tesa ad “alimentare i sabotaggi”. Accuse che Alessandra Costante ha rigettato al mittente: “I media danno notizie, non alimentano sabotatori, un’informazione veramente libera e indipendente, plurale e autorevole dà voce a tutte le posizioni in campo e non nasconde (come si è visto, maldestramente) le notizie. Capisco che siano concetti difficili da assimilare senza aver letto almeno una volta la Costituzione Italiana”.
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