FOCUS LTE. MA PERCHE’ LE TELCO HANNO BISOGNO DELLE FREQUENZE 800 MHZ?

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Il nuovo standard LTE, Long Term Evolution, consente prestazioni di banda larga in
mobilità uguali, se non superiori, a quelle della rete fissa con 100 Mbs in down-link
e 50 Mbs in up-link. Con LTE le velocità medie dei dati per utente hanno la possibilità di avere grossi miglioramenti fino a oltre 6 Mbs, che consentiranno di vedere le immagini dei video in streaming
con qualità HDTV, mentre i tempi di caricamento dei video si ridurranno ulteriormente. Ma perché è così importante la banda 800 mhz?
Andiamo per ordine. E’ bene chiarire che la razionalizzazione dello spettro radioelettrico è regolamentata dalla Commissione Europea che attraverso le sue direttive ha stabilito che la banda 800 MHz è l’unica in grado di sostituire ed implementare l’uso di quella a 900 MHz, ormai satura di servizi a tecnologia GSM ed incapace di supportare la tecnologia LTE.
In Italia, la pubblicazione del Bando, in realtà ci lascia poco spazio ad immaginazione, in quanto il legislatore nazionale ha dovuto per forza tener conto delle raccomandazioni della Commissione Europea. La questione più spinosa è stata quella in materia di concorrenza e sviluppo del mercato, in quanto sin dal 2009 con la direttiva IP/09/266 , la Commissione aveva indicato che la razionalizzazione della banda 800 Mhz doveva avere un duplice effetto. Il primo sulle aziende, dando loro la possibilità di implementare servizi e prodotti, e l’altro sui consumatori, dando loro una più ampia possibilità di accedere ai nuovi servizi scegliendo tra più operatori, e quindi, fra più offerte commerciali.
Ecco nel dettaglio le tecnologie a confronto:
HSPA (High Speed Packet Access), famiglia di protocolli 3G che migliorano le prestazioni dell’UMTS con cui è compatibile. La versione HSDPA (High Speed Downlink Packet Access) migliora
la velocità in downlink, mentre la versione HSUPA (High Speed Uplink Packet Access) migliora anche la velocità in uplink.
HSPA+ , evoluzione di HSPA con cui è compatibile, può adottare un
sistema di antenne multiple tipo MIMO (Multiple Input, Multiple
Output) per raddoppiare la velocità dati.
LTE (Long Term Evolution), adotta una modulazione diversa da
HSPA ( con cui non è compatibile) tipo multicarrier OFDM (simile a quella usata da ADSL su linea o da DTT per la TV terrestre), con tecnologia MIMO consente velocità di picco fino a 300 Mbs.
LTE Advanced, evoluzione di LTE con la quale è compatibile, consente
data rate di 100 Mbs a velocità di spostamento molto elevate (350 Km/h)
e data rate di 1000 Mbs a basse velocità di spostamento (10 Km/h).
E lo spettro 2600 Mhz?
Sono le frequenze liberate dal Ministero della Difesa. Alle Telco serviranno fondamentalmente a realizzare celle più piccole (per l’impiego in aree urbane)
consentendo di risolvere definitivamente il problema della saturazione e della diminuzione di velocità dati.
In Italia, le frequenze che saranno assegnate dall’asta saranno a disposizione dei quattro maggiori operatori presenti sul mercato, Telecom
Italia, Vodafone, Wind e 3Italia, ma ci sarebbe
anche spazio per l’ingresso di una new entry,
presumibilmente Poste Italiane, già operatore
mobile virtuale. Chi si aggiudicherà lo spettro
a 800Mhz (tra i 5 e i 25 MHz), dovrà coprire il
20-40% del territorio entro tre anni, arrivare al 50%, con l’obiettivo
di giungere al 100% in cinque anni. Ma sappiamo bene che la copertura del territorio dipenderà moltissimo dall’espansione dei nuovi terminali mobili di quarta generazione. Come saranno e quali applicazioni potranno supportare sarà oggetto di un prossimo approfondimento. Dipenderà molto da come finirà la guerra tra la Apple e Google..

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