RIFORMA ORDINE GIORNALISTI: È GIALLO SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO

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La Commissione Cultura della Camera ha proseguito ieri l’esame del nuovo testo della proposta di legge recante modifiche alla legge 3 febbraio 1963, n. 69, in materia di ordinamento della professione di giornalista (AC. 2393).
Riportiamo parte della discussione:

Giancarlo MAZZUCA (PdL) ricorda che sul provvedimento in esame vi è stato un consenso da parte di tutti i membri della Commissione, che vi hanno lavorato in maniera condivisa e convinta. Deve, purtroppo, registrare che la proposta di legge non ha poi proseguito il suo corso in sede legislativa a causa di una mancanza di comunicazione dell’assenso da parte del Governo.

Giuseppe GIULIETTI (Misto) segnala di essere a conoscenza di una lettera contraria del Ministero della giustizia sulla riforma dell’ordine dei giornalisti, oggetto del provvedimento, ritenendo opportuno che la Commissione ne sia informata. Rammenta che la riforma in oggetto ha senso se è sostenuta, come lo è stata, da una larga maggioranza, ed è necessario che la Commissione sappia se vi sono degli impedimenti che non consentono più di portarla avanti. Ribadisce che, al momento, non si è a conoscenza della posizione del Governo, ma ritiene che eventuali osservazioni potrebbero essere anche recepite. Al riguardo, sottolinea però che se la scelta del Governo dovesse essere quella di riportare al Ministero della giustizia la competenza sull’adozione dei regolamenti, vi sarebbe la sua completa contrarietà a tale decisione, indipendentemente da chiunque sia, oggi o domani, a ricoprire l’incarico di responsabile di quel Ministero.

Emerenzio BARBIERI (PdL) informa di aver acquisito per le vie informali dal sottosegretario Bonaiuti la disponibilità all’approvazione del provvedimento in legislativa, mentre il Ministero della giustizia avrebbe sollevato difficoltà in questo senso. Ritiene importante continuare un iter già intrapreso, anche portando il provvedimento all’esame dell’Assemblea, dove il Governo presenterà, se crede, i suoi emendamenti.

Valentina APREA chiarisce che alla presidenza della Commissione non è pervenuta alcuna lettera da parte del Governo. Ha notizia, invece, che al Dipartimento per gli Affari giuridici e legislativi della Presidenza del Consiglio dei ministri sarebbe pervenuto un parere contrario al trasferimento in sede legislativa della proposta in esame da parte del Ministro della giustizia. Considerato, peraltro, che i rappresentanti dei gruppi hanno espresso l’esigenza di svolgere opportuni, ulteriori approfondimenti, prima di passare all’esame in Assemblea, avverte che si attiverà per assumere dal Governo le necessarie informazioni al riguardo.

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