Niente indennizzo per le tv locali che libereranno le frequenze occupate dopo il giugno del 2012 e prima maxi rata da oltre un miliardo di euro da pagare entro settembre di quest’anno. Sono le due mosse a sorpresa del governo al fine di accelerare l’asta dei Mega Hertz tlc che dovrà far incassare allo Stato oltre 3 miliardi di euro (secondo le stime più recenti del ministro dello Sviluppo, Paolo Romani) con il contributo decisivo delle società di telecomunicazioni, Telecom Italia in primis, che proprio di quelle frequenze hanno un effettivo bisogno per i tablet e gli smartphone.
In particolare, si legge in un articolo di MF, la mossa, ideata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti e non ancora formalizzata, è stata illustrata ieri al Comitato dei ministri che si occupa del bando, ed è considerata decisiva per convincere i network regionali a scendere a patti con il governo, che ha promesso ai piccoli tycoon dell’etere un rientro di 240 milioni di euro. Come importante è anche la scelta dell’esecutivo di dilazionare nel tempo il pagamento da parte delle società telefoniche, che però dovrebbero mettere sul piatto, a gara avvenuta e quindi entro il 30 settembre 2011, quasi il 50% dell’importo totale e quindi oltre un miliardo e mezzo di euro, versando poi il resto a rate quando avranno la disponibilità effettiva delle frequenze.
Perché questa improvvisa accelerazione? Secondo le indiscrezioni raccolte da MF-Milano Finanza, la scelta del governo di incassare prima del tempo parte degli introiti della gara per le frequenze è dovuta a necessità di finanza pubblica, legate alle ristrettezze chieste dalla stessa Unione europea in questo periodo di crisi del debito sovrano. (MF-DJ)