I-ZETTLE: UN SERVIZIO DI M-BANKING ATTRAVERSO UN DEVICE PER SMARTPHONE

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È l’ultima novità in campo di pagamenti attraverso gli iPhone ed arriva da Stoccolma. La nota società svedese è in procinto di lanciare il mese prossimo un device, con il relativo software, in grado di connettersi agli smartphone consentendo di ricevere pagamenti anche dalle carte di credito o dai bancomat dotati di chip. L’intento – spiega il ceo e co-fondatore dell’azienda Jacob De Geer – sarebbe quello di offrire una funzione più agevole e tecnologica a circa 20 milioni di piccole imprese dislocate in Europa che accettano solo pagamenti in contanti. “Se sei un idraulico o un elettricista, potresti farti pagare usando il cellulare per accettare la carta di credito o il bancomat, anziché emettere una fattura e attendere giorni prima che il pagamento arrivi”, ha spiegato ieri il Ceo sul Wall Street Journal. Il sistema sembrerebbe richiamare quello ideato per il mercato Usa dal co-fondatore di Twitter, Jack Dorsey, con la società di pagamenti mobili Square. Eppure il numero uno dell’azienda svedese si affretta a specificare che si tratterebbe di una tecnologia molto più sicura, avendo soppiantato l’uso della banda magnetica vigente negli Usa con chip più affidabili ed in linea con i parametri e le certificazioni imposte dall’ente EMVco. Il dispositivo consente infatti il collegamento del chip della carta direttamente al processore per i pagamenti, attraverso il back end (il programma) di i-Zettle e sfruttando una connessione cifrata. Il che varrebbe a scongiurare qualsiasi perdita di dati sensibili in quanto non memorizzati sull’applicazione, né sul telefonino. Il prezzo di mercato dei lettori smartcartd attualmente supera i 200 euro, ma la casa svedese offrirebbe gratuitamente il proprio software ed il relativo hardware assicurandosi in cambio una percentuale su ogni transazione.

In Italia le frontiere dell’M-commerce sono state di recente ampliate dall’accordo tra le principali telco nostrane (Tim, Vodafone, Wind, PosteMobile, 3 Italia e Fastweb) riguardo l’allestimento di una piattaforma condivisa per i micro-pagamenti effettuabili attraverso il credito telefonico. Un sistema che consente ai produttori di contenuti e di servizi digitali di diversificare la propria offerta attivando nuove modalità di accesso ai servizi a pagamento, mediante una piattaforma standard, svincolata da qualsiasi legame diretto dal fornitore ed operatore di appartenenza. Il servizio di m-banking (per i pagamenti in entrata) inaugurato dal device e programma di i-Zettle, estendibile anche ad altri supporti oltre gli smartphone, potrebbe certo riformulare gli assetti della concorrenza, alla luce sia del costante aggiornamento normativo della Sepa (Single Euro Payment Area) sia di un terreno fertile come quello europeo dove i sistemi di pagamento mobile godono di un potenziale suscettibile di ulteriori rodaggi.

Manuela Avino

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