QUANDO A PALAZZO SANTA LUCIA FIOCCANO PROPOSTE DI LEGGE PER L’EDITORIA

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E’ allo studio della Regione Campania una nuova legge in sostegno dell’editoria. Anzi due. E se si tiene conto di una vecchia proposta, arenatasi nei meandri delle commissioni regionali, dell’ex assessore regionale (oltre che ex ministro alla Innovazione e candidato Pd alla presidenza della Provincia di Napoli nella tornata elettorale del 2009) Gino Nicolais, si sale a tre.
Lasciando perdere le vicende del passato e concentrandoci sulle presenti, la prima iniziativa è quella presentata dai consiglieri Sandra Lonardo Mastella e Ugo de’ Flaviis, entrambi eletti a Palazzo santa Lucia in quota Udeur – Popolari per il Sud. In occasione della presentazione del testo di legge, attualmente assegnato per l’esame alla VI Commissione, la prima firmataria Sandra Lonardo ebbe a dire che l’iniziativa rappresenta “la risposta compiuta alle reali esigenze della piccola editoria campana, degli operatori dell’informazione locale, anche on-line e multimediale”. La Lonardo si diceva talmente convinta della bontà della sua iniziativa da esprimere l’augurio che questa potesse incontrare un favore trasversale in seno al consiglio regionale, dicendosi poi pronta accettare di buon grado “contributi e suggerimenti dei colleghi consiglieri – sono le sue parole – oltre che degli operatori e dei rappresentanti del settore”.
Ma quali sono gli obiettivi della proposta? Come si legge nel testo stesso della proposta (consultabile sul sito www.alessandralonardo.it), il suo scopo è erogare “contributi per l’editoria libraria locale”, oltre che “interventi per la piccola editoria” e “forme di contribuzione per la gestione di emeroteche locali, inseriti all’interno di un piano programmatico”, prevedendo un onere complessivo di bilancio da parte della Regione per 1,5 milioni di euro. La proposta della Lonardo si rivolge a due interlocutori: da un lato la piccola editoria, per la quale si intendono, come spiega lo stesso testo, “gli editori non appartenenti ad un grande gruppo editoriale, iscritti nel registro delle imprese che abbiano prodotto e distribuito almeno cinque titoli e non più di cinquecento, la cui casa editrice abbia sede legale in un comune campano”, e dall’altro “la stampa di informazione periodica locale e la gestione delle emeroteche locali”. Vale la pena notare en passant come i “maligni” abbiano voluto vedere in questa particolare attenzione prestata alla stampa periodica dai due consiglieri Udeur un indiretto riferimento al “Campanile Nuovo”, testata giornalistica del proprio gruppo politico che ha distribuzione periodica.
Chiude la rassegna delle iniziative di legge una ancora di là da venire, ma che è stata già annunciata per sommi capi. Il suo fautore è il consigliere Pdl e questore alle finanze Franco Nappi, il quale ha già incontrato ai primi di maggio alcuni imprenditori campani per coglierne le istanze e le necessità, salvo poi posporre la presentazione ufficiale della proposta a giugno, quando le comunali di Napoli saranno chiuse e il periodo elettorale archiviato. Quanto noto sul testo è che sarà inserito in un più ampio pacchetto di interventi per rilanciare l’economia locale e che riprenderà le linee guida della passata proposta di Nicolais. Resta da vedere se dell’iniziativa di Nicolais condividerà anche il ferale arenarsi in commissione.

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