In un comunicato ufficiale il colosso di Montain View annuncia la modifica delle proprie voci di bilancio dell’ultima trimestrale di cassa e, in una nota aggiuntiva, specifica un passivo di 500milioni di dollari con un update al maggio 2011 “in relazione ad un potenziale esito di una indagine condotta dal Dipartimento di Giustizia di Stato (DOJ) riguardo all’uso improprio della pubblicità da parte di Google dovuto al comportamento illecito di alcuni advertiser”. Non si hanno ancora dettagli sulle responsabilità effettive del colosso statunitense anche se è lecito supporre che l’investigazione punti a verificare se la società abbia effettuato tutti i dovuti controlli. Una eventualità che peserebbe più sull’immagine dell’azienda che non sulle proprie casse dato che la sanzione in questione si risolverebbe in una spesa una tantum che il gruppo non crede possa incidere sulle attività di lungo periodo, né sugli introiti o il modello di business conseguito.
Eppure è un dato di fatto che le entrate nette siano state decurtate da 2.3 miliardi a 1.8 miliardi di dollari , passando cioè da 7.04 dollari per azione a 5.51 dollari con un dimezzamento della crescita anno su anno scesa dal 18% al 10%. Un calo preventivato sulla base della novità legale inattesa per Google e per i suoi azionisti. Il DOJ non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, forse è per questo che il gruppo ha glissato la notizia attraverso l’aggiornamento di un comunicato stampa del 14 aprile 2011, inserendo in grassetto una precisazione che potrebbe però rivelarsi preziosa per gli investitori del gruppo.
Manuela Avino