Il Contratto di servizio RAI 2010-2012 sottoscritto proprio ieri, prevede, all’art. 2 comma 3, lettera b, la rappresentazione reale e non stereotipata della molteplicità di ruoli del mondo femminile, anche nelle fasce di maggior ascolto, al fine di promuovere evitare una distorta rappresentazione della figura femminile. Il fine è quello, non solo di impostare la questione sotto il profilo della normazione e della regolamentazione, ma dare l’avvio a una nuova tendenza culturale che rappresenti il risultato di una profonda osmosi tra il mondo della comunicazione pubblica radiotelevisiva e i settori direttamente interessati. L’art. 2 incarica anche la RAI di operare un monitoraggio, con produzione di reportistica annuale, che consenta di verificare il rispetto circa le pari opportunità, nonché la corretta rappresentazione della dignità della persona nella programmazione complessiva, con particolare riferimento alla distorta rappresentazione della figura femminile e di promuovere un’immagine reale e non stereotipata.
Infine, l’art. 29 del Contratto di servizio stabilisce che entro 30 giorni dall’entrata in vigore del medesimo, con decreto del MiSE sarà istituita, presso il Ministero, un’apposita commissione composta da otto membri (quattro designati dal Ministero e quattro dalla RAI) con l’obiettivo di definire le più efficaci modalità operative di applicazione e di sviluppo delle attività e degli obblighi previsti nel contratto, nonché di valutarne il grado di compiutezza al fine di verificarne l’adempimento.