Due azioni legali separate che hanno come comune oggetto della discordia un servizio andato in onda sul TG1 di Minzolini alle 13,30 di venerdì scorso ed avente come tema il nuovo assetto al vertice di Telecom.
I due giornalisti Francesca Oliva e Mario Prignano, autori del servizio in questione, raccontano dei dettagliati articoli del giornale diretto da Antonio Padellaro e dell’impressione che essi mirassero a descrivere Franco Bernabè (Ad uscente di Telecom) come il baluardo dell’azienda contro chi avrebbe intenzione di soffiargli “la ricca partecipata Telecom Argentina”. I due telecronisti rilevano come, al trascorrere di sole 48ore, il manager si sia ritrovato sulla poltrona di presidente esecutivo con deleghe sulle operazioni straordinarie, finanza e rapporti con le Authority. E mettono in rilievo una coincidenza accaduta lo stesso giorno per cui il neodirettore generale Luca Luciani (nomina che sarebbe stata interpretata sempre dal Fatto come tentativo di ridimensionare il potere di Bernabè) sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati per un giro di sim false. La notizia, riportata in prima pagina dal quotidiano di Padellaro, viene fatta passare dai due giornalisti del servizio pubblico come l’ennesima conferma di un “pallino” fisso da parte dello stesso giornale “che solo nell’ultimo mese ha ospitato sei pubblicità a tutta pagina dell’ex monopolista telefonico”. Queste le parole esatte del servizio, che si è attirato per tutta risposta, l’immediata querela da parte di Bernabè e del quotidiano Il Fatto chiamato in causa a più riprese nella telecronaca ma che, in realtà, la fa da unico vero protagonista.
(Il Giornale)