Il gruppo
Caltagirone Editore ha approvato i risultati
del 2010: l’editore del quotidiano
romano, del Mattino di Napoli, del Gazettino
di Venezia, del Corriere Adriatico,
del Nuovo Quotidiano di Puglia e della
free press Leggo ha registrato ricavi per
248 milioni (-3,3%) con un utile di 6
milioni che si confronta con una perdita di
39,2 milioni dell’anno precedente.
A controbilanciare
questi dati ci sono i risultati ottenuti
dal piano di ristrutturazione del gruppo
controllato da Francesco Gaetano Caltagirone che ha portato benefici
in termini di redditività, grazie ai 15 milioni
risparmiati per il personale e al calo
dei prezzi delle materie prime (7 milioni).
Dopo il valzer delle poltrone
che ha portato Roberto Napoletano a lasciare
la direzione del Messaggero per
assumere quella del Sole 24 Ore, si apre il capitolo sostituzione.
Il toto-direttori
vede in pole position Virman Cusenza (foto),
direttore del Mattino, ma l’ingegner Caltagirone
potrebbe propendere anche per
una soluzione, interna promuovendo uno
dei vice direttori (Stefano Barigelli, Alessandro
Barbano e Giancarlo Minicucci).
L’outsider di lusso è invece Mario Orfeo,
direttore del Tg2.