CASO VODAFONE-SKYPE, IN BALLO LA NET NEUTRALITY

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Dopo la decisione di Vodafone di differenziare le offerte di connettività, ostacolando di fatto il libero accesso ai servizi VoiP di Skype da cellulare, la risposta dell’azienda sviluppatrice del famoso software non si è fatta attendere. E ha tirato in ballo la Net Neutrality. Sì perché, secondo Skype, la decisione di Vodafone viola le libertà degli utenti che per utilizzare i servizi VoIP, devono sborsare cifre aggiuntive. Vodafone, infatti, ha lancia una nuova tariffa che propone un accesso di tipo “premium”, comprendente i servizi VoIP.
I privati che d’ora in poi sigleranno un normale contratto con la compagnia telefonica o che hanno già un abbonamento settimanale, non potranno più effettuare chiamate via Skype.
Va da sé che quest’ultima ha fatto sentire la propria voce, perché Vodafone ha tagliato fuori un discreto bacino d’utenza per Skype.

Vodafone ha risposto con queste parole, riportate da sito web di Repubblica: “La priorità per la nostra azienda è la trasparenza: offriamo tariffe di ogni tipo e per ogni fascia di utenza. Alcune comprendono il Voip, altre no. Naturalmente, il traffico Voip ha un costo, ma è un tipo di servizio che può non interessare a tutti. Per questo tipo di clienti, ci sono offerte che non comprendono l’utilizzo del Voip, a costi inferiori rispetto a quelle che lo comprendono”. (www.bitcity.it)

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