CONFERMATO, ANCHE PER IL 2010, IL DOMINIO DELLA TV CHE RACCOGLIE IL 56% DEGLI INVESTIMENTI

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In Italia, dopo un’ottima prima parte dell’anno il mercato pubblicitario subirà una leggera frenata nell’ultimo trimestre anche a causa della crisi politica, che potrebbe portare ad elezioni nei primi mesi del 2011 e che determina incertezza sul versante economico.
Grazie ad una buona crescita sia dei canali tradizionali che delle emittenti satellitari la tv raccoglierà nel 2010 circa il 56% del totale advertising. Considerando la sola pubblicità commerciale nazionale internet si avvicinerà ai quotidiani in termini di peso percentuale.

Secondo quanto emerge dal Nielsen Economic and Media Outlook, rapporto semestrale di Nielsen diffuso nelle scorse settimane, i segnali positivi proseguiranno anche nel 2011, ma non sarà facile tornare velocemente ai livelli del 2008. Il mondo della comunicazione, sempre secondo il rapporto, sta dando però segnali di grande vitalità: i nuovi media forniranno un grande contributo alla crescita dell’advertising, non solo il web ma anche le tv digitali, le satellitari e il direct mail, ma è rilevante soprattutto la fiducia che le aziende italiane continuano a riservare ai mezzi cosiddetti classici come tv e radio e la tenuta della stampa quotidiana. Inoltre la scelta delle aziende di continuare ad investire anche in un contesto così incerto, e l’aumento stesso del numero di aziende inserzioniste testimonia un atteggiamento culturale positivo verso la pubblicità e la comunicazione d’azienda che viene considerata sempre meno una spesa fine a sé stessa e sempre più un investimento necessario per rafforzare i brand.

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