Si prevedono sanzioni pecuniarie inferiori per gli editori che pubblicano stralci di intercettazioni segretate. Lo prevede un emendamento al ddl intercettazioni presentato da Enrico Costa (Pdl) e Matteo Brigandì (Ln) in commissione Giustizia. Pene più leggere anche per chi compie registrazioni e riprese video fraudolente: da quattro a tre anni di carcere.