”Blindare un testo che si trova all’esame del Parlamento, in questo caso il ddl sulla disciplina delle intercettazioni telefoniche e ambientali, non è mai una pratica consigliabile, in democrazia”. Lo scrive il quotidiano della Cei Avvenire, in un editoriale firmato da Danilo Paolini, sul ddl sulle intercettazioni. ”E’ tuttavia legittimo che il comandante della nave governativa – scrive il giornale dei vescovi – chieda ai suoi di mantenere l’attuale rotta fino all’ingresso in porto, una volta raggiunto un equilibrio ritenuto finalmente accettabile dall’intero equipaggio. Un equilibrio che per la verità il presidente del consiglio non considera tale”. Per Avvenire, ”il provvedimento in procinto di approdare nell’aula del Senato rappresenti un passo avanti rispetto alla versione che aveva preso corpo”.