INDAGINE ANTITRUST: DISTORSIONI (E RISCHI) DEL MERCATO DIGITALE. AUDIZIONE FRT

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Rosario A. Donato, Direttore della Federazione Radio Televisioni è stato audito presso l’Autorità Antitrust nell’ambito dell’indagine conoscitiva avviata al fine di verificare gli effetti sulle dinamiche concorrenziali e, conseguentemente, sui consumatori, del processo di evoluzione del settore audiovisivo, con particolare attenzione al settore dei contenuti a pagamento e dei poteri di mercato che in esso si delineano.
La FRT ha evidenziato che tra i principali fattori che impediscono lo sviluppo di un’efficace competizione tra i soggetti televisivi operanti nella piattaforma del digitale terrestre vi è certamente l’assenza di una adeguata regolamentazione del posizionamento automatico dei canali (LCN). Molte Tv locali sono state automaticamente posizionate in numerazioni inaccessibili, comunque in posizioni diverse dalla collocazione abituale sul telecomando, mettendo a soqquadro le abitudini di ascolto dei telespettatori. Ciò ha finito per incidere negativamente sulla raccolta pubblicitaria e quindi sulla loro principale risorsa economica.
Altro fattore critico è l’ingresso di nuovi soggetti televisivi che, di per sé, non è un elemento negativo, anzi può stimolare la concorrenza e tradursi in un miglioramento dell’offerta e della qualità dei servizi. Ma l’ingresso sul digitale terrestre free to air di Sky (monopolista sulla piattaforma satellitare) può avere effetti dirompenti per la raccolta pubblicitaria delle Tv locali regionali. Sky (che nelle grandi aree metropolitane e pluriregionali è un competitor delle grandi tv locali) infatti può applicare (e già applica) tariffe inferiori a quelle praticate dalle tv locali grazie ai proventi da abbonamento che consentono la copertura dei costi fissi.

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