INTERPELLANZA URGENTE ALLA CAMERA/ RAO: GOVERNO RIAPRA RUBINETTO A RADIO E TV

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“Le condizioni per trovare una convergenza sul taglio ai fondi alle imprese radiofoniche e televisive locali ci sono. Ci auguriamo solo che il Governo si dimostri pi stringente sui tempi. Chiudere i rubinetti a centinaia di emittenti radio e televisive piccole, ma non per questo di minore importanza, significa compromettere l’occupazione di tante realtà imprenditoriali e di altrettanti giornalisti”. Lo dichiara Roberto Rao, capogruppo Udc in Vigilanza.
“Parliamo di circa 700 radio, 300 televisioni e di migliaia di occupati in questo settore, spesso ottimi professionisti che lavorano per la cronaca, per la politica locale, che informano i cittadini italiani su quanto avviene dietro casa loro”. Rao ha illustrato l’interpellanza urgente Udc al Presidente del Consiglio per il ripristino dei fondi alle imprese radiofoniche e televisive locali tagliati con il decreto ‘milleproroghe’, cui ha risposto il Governo.

Misure per il riconoscimento delle provvidenze all’editoria anche a favore delle imprese radiofoniche e televisive locali – 2-00646

I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
il comma 1, lettera e), dell’articolo 10-sexies del decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2010, n. 25, ha soppresso le provvidenze all’editoria, di cui all’articolo 11 della legge n. 67 del 1987, all’articolo 8 della legge n. 250 del 1990 e all’articolo 23 della leggo n. 223 del 1990, che venivano annualmente riconosciuto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri a favore delle imprese radiofoniche e televisive locali;
tali provvidenze hanno contribuito, nel corso degli anni, all’affermazione del ruolo dell’emittenza locale nell’informazione sul territorio e allo sviluppo dell’occupazione nel comparto;
questa occupazione ha permesso anche la stipula, nell’ottobre 2000, tra l’associazione di categoria delle emittenti locali Aeranti-Corallo e la Fnsi, sindacato dei giornalisti, del contratto collettivo nazionale di lavoro, rinnovato da ultimo nel gennaio 2010, con il quale sono disciplinati i rapporti di lavoro giornalistico nelle imprese radiofoniche e televisive locali;
la soppressione dei contributi all’editoria interviene in un contesto di forte difficoltà economica per le emittenti locali, derivante dalla crisi del mercato pubblicitario e dall’esigenza di realizzare importanti investimenti per la transizione alle trasmissioni in tecnica digitale;
tale soppressione è intervenuta, peraltro, in modo retroattivo a decorrere dal 1o gennaio 2009, con la conseguenza che le emittenti locali avevano svolto l’attività informativa nel corso dell’anno 2009, confidando nel riconoscimento delle provvidenze;
il Senato della Repubblica, nella seduta del 25 febbraio 2010, ha approvato l’ordine del giorno n. G10-sexies.100, che impegna il Governo, tra l’altro, «a prevedere, anche al fine di garantire il pluralismo dell’informazione, l’inclusione delle imprese di radiodiffusione sonora e televisiva di carattere locale tra i soggetti beneficiari dei contributi all’editoria per l’annualità 2009 e per le annualità successive»;
sussiste, infine, un ritardo nell’emanazione dei decreti di riconoscimento delle provvidenze all’editoria relative agli anni 2007 e 2008 -:
come il Governo intenda operare, anche al fine di garantire il pluralismo dell’informazione, per l’inclusione delle imprese di radiodiffusione sonora e televisiva di carattere locale tra i soggetti beneficiari dei contributi all’editoria per l’annualità e per le annualità successive, dando così attuazione al citato ordine del giorno;
quali iniziative intenda adottare la Presidenza del Consiglio dei ministri per recuperare il ritardo nell’emanazione dei decreti di riconoscimento delle provvidenze all’editoria per le imprese radiofoniche e televisive locali, relative agli anni 2007 e 2008.

(2-00646)
«Vietti, Rao, Ciccanti, Tassone, Lusetti, Naro, Nunzio Francesco Testa, Delfino, Capitanio Santolini, Drago, Occhiuto, Compagnon, Libè, Galletti, Ruggeri, Volontè, Anna Teresa Formisano, Mereu, Dionisi, Enzo Carra, Ria, Cera, Mondello, Ciocchetti».

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