L’Italia è, tra i paesi europei, uno di quelli che preme di più per regolamentare Internet: il New York Times, dedica la prima pagina alla vicenda dei tre responsabili di Google condannati per il video sul disabile.
La corrispondente in Italia, Rachel Donadio, scrive: “In Italia, dove il premier Silvio Berlusconi possiede la maggior parte dei media privati e controlla indirettamente quelli pubblici, c’è una forte spinta per regolamentare Internet in maniera più determinata rispetto al resto dell’Europa. Una serie di provvedimenti sono allo studio in Parlamento per tentare di imporre una serie di controlli sul web”.
Più in generale, il Times sostiene che la sentenza italiana “suggerisce che Google non è solamente uno strumento per i suoi utenti come (il gruppo) sostiene, e che non è diverso rispetto alle altre società editoriali, come giornali e tv, che forniscono contenuti e devono essere regolamentate”.