Con il sì finale del Senato è legge la finanziaria per il 2010, l’ultima vecchio stile prima dell’entrata in vigore della riforma che l’ha trasformata in ‘legge di stabilità’. Due soli articoli, il primo che fissa i saldi, il secondo con ben 243 commi. Ma nelle stanze della politica e dei tecnici dei ministeri si guarda già ai prossimi provvedimenti. Non è escluso, infatti, che nel passaggio alla Camera del decreto milleproroghe, il governo prenda in considerazione l’ipotesi di inserire qualche provvedimento espansivo. “C’è la disponibilità a valutare” ha confermato il vice ministro all’economia, Giuseppe Vegas.
E’ possibile che durante la discussione alla Camera verranno presentati anche emendamenti per ‘rimediare’ ai danni del comma 62 dell’art. 2 della Finanziaria che limita l’erogazione dei contributi e delle provvidenze all’editoria all’effettivo stanziamento di bilancio, prevedendo, ove necessario, il riparto proporzionale dei contributi tra gli aventi diritto.