Oggi a partire dalle ore 10:45 cominceranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia e, dalle ore 11:50, ci sarà la votazione per appello nominale.
Il testo del disegno di legge sulla Finanziaria che passerà al Senato per l’esame definitivo è dunque quello licenziato dalla Commissione Bilancio.
Dopo essere stata inserita nella manovra triennale nell’estate del 2008 e stoppata con un emendamento approvato in un successivo provvedimento (che ne rinviava l’entrata in vigore nei fatti al 2011), rispunta la norma che dispone un limite allo stanziamento dei contributi e delle provvidenze e cancella il diritto soggettivo ad ottenerli. L’erogazione dei contributi viene limitata all’effettivo stanziamento di bilancio dello Stato e ripartita tra i vari soggetti “fino a esaurimento” mentre il requisito della rappresentanza parlamentare per l’accesso ai contributi non è richiesto per le testate che risultano essere giornali o organi di partiti o movimenti politici anche se abbiano mutato forma giuridica.
Intanto, il ministro Giulio Tremonti si è impegnato a “salvaguardare le testate che hanno una tradizione storico-culturale” attraverso il decreto milleproroghe che verrà presentato dal Governo durante il Consiglio dei Ministri di giovedì.
A.C. 2936
Comma 53-bis
Aggiunge il comma 53-bis, che limita l’erogazione dei contributi e delle provvidenze all’editoria
all’effettivo stanziamento di bilancio, procedendo al riparto in quote proporzionali all’ammontare del contributo spettante per legge a ciascuna impresa. La norma sembrerebbe modificare implicitamente il comma 1246 dell’articolo 1 della legge finanziaria 2007.