Agcom e regia unica, tavolo sul diritto di cronaca attorno al calcio

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Calcio e diritti tv, un business milionario

L’era della regia unica sta per volgere al termine: l’Agcom mette nel mirino la gestione delle immagini e aprirà un tavolo tecnico sul diritto di cronaca nelle manifestazioni sportive. Era da tempo, molto tempo, che le videocamere negli stadi italiani avevano preso il vezzo di non riprendere, non considerare, censurare e zittire ogni tipo di manifestazione che esulasse dalle vicende di campo e che riguardasse il tifo. Eppure una partita di calcio non è solo lo spettacolo venduto a caro prezzo agli abbonati italiani, tra i più tartassati d’Europa a fronte di un livello sportivo così e così. Una partita è tale anche perché attorno ai ventidue “tizi in mutande” ci sono mondi che si muovono e tifosi che “parlano”. Come quelli della Roma che hanno fatto più scalpore restando in silenzio, contestando la società nel corso della partita contro l’Udinese. Una protesta snobbata dalle videocamere ma che finisce per ledere il diritto di cronaca e restituire un racconto a metà delle cose che accadono attorno a manifestazioni ed eventi seguiti da milioni di persone.

L’Agcom pertanto ha deciso di aprire un tavolo. E di farlo a seguito dell’istruttoria avviata su proposta del Presidente, in relazione all’incontro Roma-Udinese del 22 settembre 2024, volta ad accertare l’adeguata copertura delle immagini della protesta dei tifosi della Roma. L’Agcom in una nota ha fatto sapere che “nel corso del procedimento, è stato appurato che la manifestazione di protesta dei tifosi della Roma era stata correttamente ripresa dalla Lega Nazionale Professionisti Serie A e messa a disposizione degli operatori della comunicazione ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca come previsto dall’articolo 5, comma 3 del Decreto legislativo n. 9 del 2008 (Decreto Melandri), non configurando quindi alcuna violazione della normativa vigente”. Ma non basta il rispetto delle regole per garantire un pieno esercizio di cronaca, con ogni evidenza. E difatti l’Agcom spiega: “Nonostante questo, per meglio approfondire alcune delle sollecitazioni mosse dagli operatori dell’informazione, il Consiglio dell’Agcom, con voto contrario della Commissaria Giomi, ha deciso di avviare il Tavolo tecnico al quale parteciperanno le Leghe sportive professionistiche, l’Ordine Nazionale dei Giornalisti, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana e le principali associazioni di categoria dell’emittenza radiotelevisiva nazionale e locale”.

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