Elkann nel mirino dei giornalisti, sciopero a Repubblica

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John Elkann, presidente della Fiat

Parte oggi lo sciopero a Repubblica contro “le gravi ingerenze” dell’editore Elkann e delle sue aziende. Per due giorni i giornalisti di largo Fochetti incroceranno le braccia. Al centro della nuova polemica c’è l’Italian Tech Week. Nel mirino del lungo documento approvato “a larga maggioranza” dai redattori e dai giornalisti di Repubblica che hanno indetto uno sciopero c’è anche il già sfiduciato direttore Riccardo Molinari. “Da tempo – accusano i lavoratori a Repubblica – denunciamo i tentativi di piegare colleghe e colleghi a pratiche lontane da una corretta deontologia e dall’osservanza del contratto nazionale. La direzione ha il dovere di apportare ogni correttivo e presidio possibile per rafforzare le strutture di protezione della confezione giornalistica di tutti i contenuti di Repubblica, tema sul quale nei mesi scorsi è già stata votata una sfiducia all’attuale direttore”. L’attacco arriva a John Elkann “l’editore – e non padrone – di Repubblica abbia profondo rispetto della nostra dignità di professionisti e del valore del nostro giornale, testata con una propria storia e identità che non può essere calpestata. La democrazia che ogni giorno difendiamo sulle nostre pagine passa anche dal reciproco rispetto dei ruoli sul posto di lavoro”. Per queste ragioni “l’assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica indice uno sciopero di due giorni – 25 e 26 settembre – per protestare contro le gravi ingerenze nell’attività giornalistica da parte dell’editore, delle aziende a lui riconducibili e di altri soggetti privati avvenuti in occasione dell’evento Italian Tech Week”.

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