Bene l’apertura da parte del governo del dibattito in Parlamento per una nuova legge sull’informazione ma “i tempi devono essere necessariamente rapidi e certi”, parola di Fnsi. Il sindacato dei giornalisti chiede, inoltre, che venga istituito un tavolo permanente per fare il punto della situazione, individuare le aree di miglioramento e intervenire, subito, sui grandi temi che affliggono giornalisti a cominciare dalla legislazione sulla diffamazione da un lato e lo strapotere delle multinazionali digitali dall’altro: “Negli ultimi mesi la Fnsi ha più volte sottolineato come la legislazione italiana sulla stampa e sull’informazione non sia più in linea con i tempi, con le sentenze della Corte costituzionale (ricordiamo ad esempio quelle sulla diffamazione a mezzo stampa) e tanto più con l’articolo 21 e l’articolo 36 della Costituzione», si legge nella nota Fnsi. Il sindacato aggiunte: “Servono norme per favorire soprattutto il rilancio economico del settore, anche a tutela della libertà di stampa e del pluralismo dell’informazione, che mettano al centro l’importanza sociale del giornalismo professionale di qualità. Così come servono norme che garantiscano l’informazione italiana dalla pirateria digitale degli Over the top e contro il dilagare delle fake news”.
Un punto decisivo della vicenda, anche per i giornalisti: “Ricordiamo che l’unico antidoto contro la guerra a bassa intensità delle notizie false lanciata contro il nostro Paese negli ultimi anni è avere un giornalismo di grande livello e di qualità professionale. Le sole caratteristiche che possono salvare l’informazione anche dai rischi connessi all’intelligenza artificiale”.
Ma per i giornalisti sono “vecchie” “anche le norme che riguardano la raccolta pubblicitaria delle tv commerciali e la concentrazione dei media”. Pertanto la Fnsi “auspica che il Media Freedom Act, in quanto regolamento, venga applicato completamente e senza indugi per garantire i diritti e la libertà dei giornalisti, l’accesso e la segretezza delle fonti, e sottrarre, da subito, il servizio pubblico al controllo della politica: e su questo siamo già in ritardo”.
Per questo la Fnsi chiede al sottosegretario Alberto Barachini un tavolo permanente che si occupi di informazione in tutti i suoi risvolti.