Cosa sta accadendo all’Espresso? I giornalisti entrano in sciopero ma il giornale è regolarmente in edicola. E, per di più, i cronisti della redazione denunciano di aver visto “cancellato” dal sito della testata il comunicato col quale annunciavano l’astensione dal lavoro. Pare, o almeno così pare ai giornalisti de L’Espresso, per volontà dell’editore, la Ludoil di Donato Ammaturo che nei mesi scorsi è subentrata alla guida della compagine societaria acquisendo la quota di minoranza ancora detenuta da Idi di Danilo Iervolino.
La vicenda è di quelle che fanno da preludio a uno scontro totale. L’assemblea dei giornalisti de L’Espresso, difatti, aveva denunciato che “il giornale in edicola venerdì 6 settembre è stato ultimato mentre l’intera redazione giornalistica era in sciopero”. “Di conseguenza, la stessa redazione de L’Espresso non si riconosce nel prodotto editoriale pubblicato con queste modalità”; il disconoscimento del nuovo numero del settimanale porta con sé una presa di posizione importante e grave: “Una scelta dell’editore che configura un grave attacco ai diritti dei lavoratori tra cui quello di scioperare, sancito dalla Costituzione. Le questioni poste all’azienda al momento della proclamazione dello sciopero non hanno ancora ricevuto risposta. Pertanto i giornalisti de L’Espresso rimangono in stato di agitazione”.
Questa nota, però, sul sito del giornale non c’è. E la questione fa arrabbiare, e non poco, le parti sociali. Fnsi e Stampa Romana sono già sul piede di guerra: “Dopo aver fatto uscire il numero di oggi con i giornalisti in sciopero, comportamento grave e antisindacale che Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa Romana chiederanno che venga sanzionato, l’editore dell’Espresso ha deciso di esplorare nuove modalità per continuare a negare i diritti dei lavoratori: ha cancellato dal sito web il comunicato dell’assemblea e addirittura ha sottratto ai giornalisti l’aggiornamento del sito”.
“Fnsi e Stampa Romana – proseguono dal sindacato – sono ancora e sempre al fianco dei colleghi dell’Espresso e li affiancheranno in tutte le loro rivendicazioni. Già nei prossimi giorni Fnsi e Stampa Romana incontreranno i giornalisti del settimanale in un’assemblea”.