“Treccani potrebbe elaborare un suo modello di intelligenza artificiale”. La proposta è arrivata dal presidente della Commissione cultura alla Camera, Federico Mollicone, secondo cui Treccani, “come editore storico della più importante Enciclopedia Italiana e di innumerevoli altre opere di importante valore culturale”, dal momento che ha classificato “300mila vocaboli nel proprio database”, potrebbe “dare un contributo fondamentale alla costruzione di un modello Llm (large language model), un modello di machine learning per l’italiano mettendo a disposizione il proprio database linguistico”. Mollicone afferma: “Ci sono diversi aspetti sui quali l’Istituto potrebbe fornire un apporto determinante: i linguisti e gli esperti di Treccani potrebbero contribuire a migliorare la precisione e la coerenza del linguaggio generato dal modello, garantendo il rispetto delle norme e la preservazione delle innumerevoli sfumature della lingua italiana”. Inoltre, per il deputato Fdi, “Treccani con la sua lunga tradizione di promozione della cultura e della conoscenza italiana, potrebbe utilizzare il modello Llm per diffondere ulteriormente la ricchezza culturale del paese”.
Questo modello Llm, aggiunge Mollicone, “potrebbe essere utilizzato per creare contenuti educativi e disporre di modelli Llm autonomamente gestibili. Questo aspetto è di fondamentale importanza in un contesto nel quale la maggior parte delle aziende che se ne occupano sono extraeuropee”. “L’Italia – insieme al Sottosegretario Butti e al Governo Meloni – potrebbe sviluppare il proprio soft power sull’addestramento dell’Ai generativa ma, allo stesso tempo, continuare a promuovere la propria cultura, tutelare l’ editoria e rafforzare la scienza, la ricerca, lo sport e tutti gli altri 15 settori – conclude – di cui si occupa la VII Commissione”.