Amadeus, telenovela finita: non resterà alla Rai

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Amadeus lascerà la Rai. Per il conduttore si apre un futuro al canale Nove. All’esito di una trattativa infinita, fatta e costellata di incontri e, soprattutto, scontri a colpi di indiscrezioni, recriminazioni, accuse incrociati e sfoghi reciproci, è arrivata la parola fine alla telenovela. Amadeus, nei giorni scorsi, ha comunicato al direttore generale di viale Mazzini, Gianpaolo Rossi, la sua indisponibilità a rinnovare il contratto che lo teneva legato al servizio pubblico fino alla fine di agosto.

Il presentatore s’è congedato, o meglio, ha spiegato le ragioni della sua scelta in un video pubblicato sui social, in particolare su Instagram, lo stesso dal quale partivano contestate dirette nel dietro le quinte di Sanremo. Ha assicurato che “Lavorare alla Rai, per tanti anni, è stato per me motivo di orgoglio, una responsabilità oltre a un immenso piacere”. E che “al servizio pubblico va il mio più sentito ringraziamento”. C’è il solito ma. “E’ tempo di nuovi sogni”, ha affermato il presentatore lasciando presagire, dunque, un imminente nuovo impegno professionale. Che gli osservatori e coloro che la sanno lunga danno già per scontato: l’accordo con Nove dove lo attenderebbe, tra gli altri, anche Fabio Fazio. Il quale, per inciso, si è detto “molto felice” di un eventuale approdo di Amadeus sul canale.

Ma conclusa una soap se ne aprirà un’altra. Si parla, infatti, del futuro di Rosario Fiorello che è stretto da una grande amicizia ad Amadeus e che, stando ai soliti bene informati, potrebbe seguirlo nella scelta di salutare la Rai.

Intanto da viale Mazzini è giunta una nota non proprio felice dell’epilogo della vicenda: “È con rammarico che Rai prende atto della decisione di Amadeus di interrompere il rapporto di collaborazione con il servizio pubblico. Ma resta, forte, il senso di riconoscenza e di gratitudine per il percorso comune, costellato di grandi successi e di momenti che, come il Festival di Sanremo, sono entrati nella storia  della Rai e del Paese”. Ci si lascia, dunque. Ma, spiegano i vertici, non è stato lesinato alcuno sforzo: “Nell’augurare ad Amadeus buon lavoro, all’azienda resta la certezza  di aver fatto ad Amadeus – proprio per la stima e la considerazione  dovuta alla sua professionalità – tutte le proposte possibili in  termini economici ed editoriali nella piena garanzia della massima  libertà artistica”.

 

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