Innocenzo Cipolletta è il nuovo presidente Aie

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Cambio della guardia in Aie, Innocenzo Cipolletta sarà il nuovo presidente degli editori italiani. Come ampiamente previsto e annunciato. Cipolletta sarà coadiuvato dai nuovi presidenti dei gruppi che rivestiranno, nell’associazione, l’incarico di vicepresidente. Si tratta di Renata Gorgani (Editrice Il Castoro), presidente del gruppo Editoria di varia, e Lorenzo Armando (Lexis – Compagnia Editoriale in Torino), presidente del gruppo Piccoli editori. Sono stati confermati Maurizio Messina (Edizioni Angelo Guerini e associati), presidente del gruppo Accademico professionale, e Paolo Tartaglino (Lattes editori), presidente del gruppo Educativo.

Il neo presidente Cipolletta si è presentato affermando: “Questa associazione è tra le più antiche e nobili del mondo delle imprese, avendo oltre 150 anni di vita. Gli editori hanno contribuito in maniera particolare alla crescita dell’Italia, attraverso la diffusione delle idee e della cultura che sappiamo essere la base essenziale di una buona ed efficiente democrazia”.

Tra gli obiettivi, Cipolletta ha fissato quelli relativi alla crescita del livello culturale e degli indici di lettura degli italiani: “Proseguiremo incessantemente il dialogo con il Governo, azione in cui sarà fondamentale la capacità di coesione dell’intera filiera del libro, dagli editori alle librerie, dagli autori alle biblioteche. Se mettiamo in graduatoria i principali paesi con il maggior reddito pro-capite, constatiamo anche che sono i Paesi dove maggiore è l’istruzione e dove più elevato è il tasso di lettura”. Per il neopresidente Aie Innocenzo Cipolletta: “Appare evidente la necessità di investire consistentemente in istruzione e nella lettura per poter crescere e per poter raggiungere livelli di cultura coerenti con quelli di altri Paesi a noi simili. E questa sarà, credo, la sfida principale, che AIE ha sempre perseguito, che Levi ha posto come centro della sua azione, con particolare riferimento alla scuola, e che ci deve accompagnare anche nel futuro”.

Infine, Cipolletta ha detto: “Serve una politica industriale per la cultura e questo non è un ossimoro. Una politica industriale per la cultura dovrà necessariamente avere un impatto rilevante sui processi di innovazione, dall’Intelligenza Artificiale, con tutte le problematiche a essa connesse, alle piattaforme per la didattica, alla tutela e gestione del diritto d’autore”.

Cipolletta ha poi ricordato i risultati raggiunti negli ultimi anni “anche grazie al confronto di AIE con le Istituzioni: penso alla 18App, ora rivisitata, ma che deve mantenere il suo sostegno a tutti i giovani per favorire l’accesso a beni culturali. Penso al fondo per gli acquisti straordinari da parte delle biblioteche, all’incremento dei fondi per il diritto allo studio, di cui stiamo discutendo con il Governo ulteriori incrementi, avendo l’obiettivo di estenderlo agli studenti universitari, fin qui non considerati. Si tratta di mettere a sistema queste e altre misure affinché l’Italia possa raggiungere livelli di lettura simile a quelli degli altri paesi avanzati”.

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