Libri scolastici il governo c’è: “Editori blocchino speculazioni”

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Il governo apre alle richieste degli editori sui libri scolastici. Fratelli d’Italia, con il presidente della commissione Istruzione alla Camera, Federico Mollicone, si impegna a tentare una mediazione finalizzata a sostenere le famiglie, alle prese con il caro libri, e gli editori che rischiano. Mollicone in una nota, ha spiegato che le richieste di editori e famiglie sui libri scolastici sono state recepite dal governo. E ha affermato: “Raccogliamo le preoccupazioni degli editori: per questo stiamo verificando con il ministro all’Istruzione Giuseppe Valditara e il Ministro alla Cultura Gennaro Sangiuliano la possibilità di far convergere il Fondo da 133 milioni, aumentando la capienza qualora ci fosse possibilità, sia per usare la Carta del Merito in maniera propria anche per i libri scolastici sia per remunerare subito gli editori, che normalmente aspetterebbero i rimborsi dalle Regioni e dai Comuni anche per tre anni”.

Mollicone ha inoltre affermato che “il ministro Valditara, col sottosegretario Paola Frassinetti, stanno già lavorando per la revisione dei tetti di spesa e per l’integrazione di nuove detrazioni per le famiglie”.

Nel frattempo, l’impegno continua anche in Parlamento. “In Commissione Cultura e Istruzione porteremo avanti un ciclo di audizioni sul carolibri: le famiglie meno abbienti si difendono bloccando la speculazione delle nuove edizioni, che ogni anno obbligano i ragazzi a cambiare libri identici, di cui vengono modificati il sommario, qualche scheda e l’inserto digitale”. Quindi la “sfida” del governo: “Se davvero gli editori e librai vogliono difendere il potere d’acquisto delle famiglie meno abbienti come dicono, comincino a proporre soluzioni per bloccare le speculazioni sulle nuove edizioni”.

La questione è centrale. Sono migliaia le famiglie che sono alle prese, proprio in questi giorni, con l’acquisto dei libri scolastici per l’inizio del nuovo anno. I prezzi sono alti. E continuano a crescere. Il governo vuole vederci chiaro. Ma gli editori non vogliono passare per speculatori. Il tema dell’istruzione, specialmente in questo momento caratterizzato dal problema dell’abbandono scolastico e dei minori sempre più irrequieti, è sempre più centrale.

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