Il peggior bavaglio è il precariato. Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, tuona sulle condizioni economiche dei giornalisti che, inevitabilmente, inficiano il lavoro dei tanti colleghi costretti ad accontentarsi di contratti traballanti con paghe da fame. Dall’assemblea dell’Ast, cui ha preso parte, Costante ha tuonato: “Gli editori sfuggono il confronto che noi vogliamo, soprattutto per includere nel contratto i collaboratori tra cui i co.co.co., unica fattispecie del genere nel mondo occidentale”.
E quindi ha criticato le misure scelte dal governo, che in particolare ha fatto ricorso a nuovi prepensionamenti. “È uno strumento vecchio e inutile”. Sui precari, ha fatto sentire la sua voce anche il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Vittorio Di Trapani, secondo cui è necessario tutelare il “sottoproletariato del giornalismo”, che “rischia ogni giorno il ricatto economico nonostante le spalle robuste di tanti giovani colleghi che non si fanno intimidire”.