Procede la marcia digitale. Ma, come già in Piemonte, quando a metà novembre il Lazio passerà integralmente al digitale terrestre tv, potrebbe incontrare altri ostacoli. Per esempio, tra gli addetti ai lavori si teme il ripetersi, a Rieri e Frosinone soprattutto, dei problemi di ricezione sperimentati in alcune aree montane del Piemonte.
Motivo? I particolari ripetitori che sono stati installati da enti locali o comunità montane per consentire, in passato, alla popolazione su territori alpini o comunque non coperti dai ripetitori tradizionali la ricezione del segnale tv in analogico, non sono adeguati. Questi ripetitori non possono infatti essere convertiti al digitale. Infatti, per farlo il proprietario dei ripetitori dovrebbe avere la qualifica di operatore di rete digitale. E gli enti locali (come le comunità montane) non ce l’hanno.
Che fare? Il nodo sarebbe sul tavolo del viceministro Paolo Romani che in questi giorni tra l’altro dovrebbe finalmente poter assegnare le attese frequenze delle tv locali. Romani starebbe infatti valutando un’eccezione normativa. Insomma, di cambiare la norma di legge per evitare l’impasse dei ripetitori degli enti locali.
(Dalla rassegna stampa ccestudio.it)