Giampaolo Rossi e la “nuova” Rai: “Sarà una media company digitale”

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Il nuovo direttore generale Rai, Giampaolo Rossi, è consapevole dei mutamenti in atto a viale Mazzini. Si è davanti a una svolta, a una trasformazione dell’azienda radiotelevisiva di Stato. Che sarà radicale. Da Cartoons’ on The Bay, alla presentazione del festival del film d’animazione che si è svolta a Pescara, Giampaolo Rossi ha spiegato: “La Rai si sta trasformando, lentamente, da broadcaster tradizionale a media company digitale. Questo mondo della creatività, della transmedialità, dei nuovi linguaggi, è un elemento portante: per questo ha un significato importante essere qui”. Dunque ha continuato: “Un appuntamento molto importante, perché la Rai investe sul mercato dell’animazione e sta cercando di rintracciare nuovi linguaggi e intercettare le esigenze delle nuove generazioni. Per questo motivo, ’Cartoons on the Bay’ da tanti anni è evento storico con cui il mercato italiano si confronta. L’accoglienza che ha a Pescara è straordinaria, l’allestimento di questi spazi all’Aurum è uno dei più belli nella storia del festival e spero che questo legame possa continuare”.

Proprio da Cartoons on the Bay, Rossi ha lanciato la sua proposta: “Non vorrei fare il passatista, visto che mi descrivono come un futurista, però noi siamo a Pescara nella città di Gabriele D’Annunzio e questo luogo è molto rappresentativo. Era la fabbrica del liquore Aurum, il cui logo e il cui nome furono ideati da D’Annunzio. È stato uno dei personaggi più incredibili della modernità italiana ma in genere viene rappresentato come una sorta di uomo austero, barocco, decadente, ma in realtà è quello che ha inventato la modernità, il cinema, la pubblicità. Ha inventato il logo dell’Aurum ma anche lo stemma della nazionale italiana di calcio. Buona parte delle visioni moderne in termini comunicativi le ha inventate D’Annunzio”.

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