Costante a Stampa Romana, ecco da dove riparte la Fnsi

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Alessandra Costante

La nuova segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa Italiana si “presenta” e rinnova l’impegno del sindacato aprendo i lavori del decimo congresso di Stampa Romana. Alessandra Costante, nei giorni scorsi, è intervenuta ribadendo l’utilità insostituibile del sindacato e la strategia vincente da perseguire, quella della “unitarietà”.

Secondo Costante: “Ricordiamoci che, grazie al contratto di lavoro, i giornalisti italiani hanno ancora garanzie e tutele che i colleghi di tutta Europa ci invidiano. Garanzie e tutele che vanno difese ed estese a tutti coloro che fanno i giornalisti. Il nostro dovere è quello di difendere chi fa questo mestiere con i vecchi e con i nuovi mezzi di informazione e di farlo facendoli entrare nel nostro sistema onorando il patto che ci lega ai sindacati confederali. A meno che qualcuno non abbia idea di traslocare in altre case”.

E dunque ha aggiunto: “La nostra unitarietà: questa è forza del nostro sindacato, che affonda le sue radici nella libertà di informazione racchiusa nell’articolo 21 della Costituzione. La Fnsi lo ha ribadito ancora ieri, replicando ai promotori del nuovo disegno di legge sulla diffamazione, che, ad esempio, prevede sanzioni economiche per giornalisti ma non per i querelanti temerari, e questo non va bene”. Per Costante, “questo sindacato non va riformato, ma gli vanno dati strumenti attuali con cui lavorare: una nuova legge sull’editoria, una nuova legge sull’accesso alla professione sono necessarie per poter guardare al futuro e per affrontare oggi le sfide poste dallo sviluppo tecnologico”.

La segretaria generale Fnsi si è poi soffermata sul rapporto con i Cdr, che ha ritenuto essere “parte fondamentale del sistema”, e ha affrontato la situazione legata alle condizioni dei lavoratori autonomi: “Sono la nostra periferia da illuminare ma non riusciamo a parlare di loro sui nostri giornali. Né la Fieg ne vuol parlare ai tavoli per il rinnovo del contratto”.

Infine un importante passaggio sul lavoro con Aran in tema di uffici stampa nella pubblica amministrazione. “Un contratto per i colleghi che lavorano nel pubblico sarebbe una soluzione meravigliosa, peccato che l’Aran non firmi contratti con i piccoli sindacati come il nostro, ma contratti di comparto. Resta il tema di dare corretto riconoscimento e di ottenere rappresentanza reale per i giornalisti del settore pubblico e resta aperto il dialogo con Cgil, Cisl e Uil per raggiungere questo obiettivo”.

Alessandra Costante ha concluso: “Sento ripetere spesso che “nessuno si salva da solo”. Vero. Ed è vero che la Fnsi si salva se si salvano le Associazioni regionali di Stampa e chi ci lavora. Dopo la mutazione dell’Inpgi dobbiamo perseguire l’autonomia economica del sistema, ma senza diventare per forza dei manager, trovando piuttosto il modo di mettere a fattor comune i servizi per i colleghi, ribadendo con forza i principi che permeano la nostra identità”.

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