E’ “innaturale” che una banca sia la principale azionista del Corriere della Sera. E’ la valutazione “personale” espressa dal direttore generale di Mediobanca, Renato Pagliaro, che ha risposto così in assemblea a un azionista che aveva chiesto l’azzeramento della partecipazione di maggioranza relativa dell’istituto in Rcs.
“Mediobanca tradizionalmente non è mai stata la principale azionista di Rcs – ha spiegato – lo è diventata incidentalmente per garantire l’integrale smobilizzo della quota detenuta da Fiat 4-5 anni fa. Ritengo personalmente abbastanza innaturale questa posizione di primo azionista di una banca nel Corriere, questo però non riguarda me ma Mediobanca e i suoi organi collegiali. In ogni caso un alleggerimento della quota dovrebbe essere fatto nelle condizioni migliori possibili, quindi non ora, nel novembre 2009”.
Sulla richiesta di risarcimento presentata da Angelo Rizzoli, che aveva dovuto cedere la proprietà del Corriere, Pagliaro commenta: “Ho letto della vicenda solo sui giornali. Io ricordo però che nei primi anni ’90 la Rcs, allora già controllata da Gemina e da azionisti minori, andò incontro a forti perdite che azzerarono il capitale. I soci minori persero tutto e non ritennero conveniente partecipare alla ricostituzione del capitale. Ecco perché richieste presentate a 25-30 anni dagli eventi diventano difficili da immaginare”.