Il caso Fiorello e la zappa sui piedi al Tg1

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Il caso Fiorello-Tg1 s’è risolto? Manco per idea. Lo show, finito nel mirino dei giornalisti del telegiornale per questioni di spazio, sarà spostato su RaiDue. Ma gli strascichi della polemica proseguono e, tra chi ora si rizela contro la redazione guidata da Monica Maggioni, c’è anche Bruno Vespa. Che, però, si arrabbia per questioni sue.

Vespa, infatti, ha pronunciato parole dure nei confronti del Tg1 perché accusato di invadere, sistematicamente, gli spazi riservati a Porta a Porta. Fin qui non ci sarebbe granché di strano. Non è una bella cosa ma accade di continuo nelle reti legate a un palinsesto, dalla tv alla radio. Il fatto per il quale Bruno Vespa si arrabbia è legato al “saluto” dei conduttori del Tg, che non lancerebbero mai il programma successivo. “Come se la serata fosse finita”, ha detto in trasmissione l’ex direttore Tg1.

Nel frattempo l’intemerata del comitato di redazione del telegiornale, il “caso Fiorello”, ha tenuto banco per giorni. Sono state numerose le critiche ai giornalisti. Che rivendicavano la difesa di uno spazio a loro assegnato dalla programmazione. Per molti osservatori, invece, la presenza di un programma dello showman siciliano, sulla falsariga di Viva via Asiago, dunque una sua personalissima e divertente rassegna stampa, non avrebbe fatto altro che portare linfa agli ascolti di rete e della fascia. In pratica, secondo tanti, i giornalisti Tg1 si sarebbero dati la zappa sui piedi.

A poco, poi, sembra essere servita la puntualizzazione del cdr che tentava di correggere il tiro. “Il Tg1 non è in guerra con nessuno, come scrivono i giornali, tantomeno con un artista del quale continuamente racconta le mirabili imprese televisive. Potevamo parlarne diffusamente con l’azienda, fare progetti insieme lavorando reciprocamente a vantaggio degli ascolti. Forse non sarai stato informato, come noi del resto, che il Tg1 da qui a giugno avrebbe perso quasi 150 ore di informazione”.

Dunque, rivolti a Fiorello, i giornalisti del Tg1 hanno detto: “Forse non sai che molti colleghi lavorano per quel prodotto con grande passione nel nuovo spazio concordato con la rete dopo anni di trattative. Ci sarebbe piaciuto condividere con te e con l’azienda queste brevi considerazioni. Il Tg1 ama gli artisti e li promuove da sempre, porte aperte a tutti e nessuno scontro tra professionisti della Tv”.

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