Tutto è rientrato, il cda della Rai ha dato il via libera alle nuove nomine dopo il giro di valzer legato al caso Orfeo. La proposta che l’amministratore delegato Carlo Fuortes ha indirizzato al consiglio d’amministrazione è stata approvata. Rientra il caso e rientra pure Mario Orfeo che, inizialmente giubilato in maniera irrituale, con annesse polemiche, ritrova la direzione del Tg3.
Il quadro è dunque delineato. Antonio Di Bella, che sostituirà proprio Orfeo all’approfondimento e lascierà il Day Time a Simona Sala, attualmente responsabile della terza rete. Il Cda Rai ha espresso così il suo giudizio sulla proposta Fuortes. Hanno votato a favore cinque consiglieri su sette. Oltre all’ad Fuortes, hanno votato sì anche la presidente Rai Marinella Soldi, i consiglieri Francesca Bria (quota Pd), Igor De Biasio (Lega), Simona Agnes (Forza Italia). Contrari Alessandro De Majo (M5s) e Riccardo Laganà (espresso dai dipendenti).
Il caso, dunque, è rientrato. Con metodi inediti, qualche settimana fa, Carlo Fuortes aveva deciso di fare fuori dalle direzioni Rai Mario Orfeo. Non proprio l’ultimo arrivato, il giornalista ha una lunghissima esperienza dirigenziale a viale Mazzini e ha ricoperto quasi tutte le posizioni apicali della rete di Stato. La scelta dell’ex sovrintendente dell’Opera di Roma aveva spiazzato anche il governo Draghi che s’è affrettato a riferire di non essere entrato nella vicenda.
Pochi giorni dopo, ecco la soluzione. Salomonica, come al solito. All’italiana, direbbe qualcun altro. Un balletto che, in un colpo solo, fa piazza pulita dei proclami, svuota di senso la “riforma” delle direzioni di genere e conferma che i passi falsi si pagano, anche se la nomina arriva direttamente dal governo. Tanto rumore per nulla, in fondo.