Fratelli d’Italia chiede equilibrio Rai e chiarezza su Tgr

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Fratelli d’Italia chiede chiarezza sulla Tgr e vuole che il consiglio d’amministrazione Rai segua le indicazioni arrivate dal parlamento tramite la Commissione di Vigilanza. Al centro della vicenda la necessità, secondo i parlamentari di Fdi, relativa alla tutela della testata e delle sedi regionali dei telegiornali. Oltre alla necessità di rispettare la risoluzione sull’informazione al tempo della pandemia che garantisca “rispetto dell’equilibrio” e nessuna discriminazione nelle trasmissioni.

In una nota, i commissari di vigilanza Rai per Fratelli d’Italia Daniela Santanché e Federico Mollicone, hanno spiegato la loro posizione. “Abbiamo sostenuto la risoluzione sullo spazio informativo notturno del TgR, a tutela dei giornalisti e del ruolo del servizio pubblico. Non è il migliore dei testi possibili, ma apre al confronto sindacale interno e per questo lo abbiamo sostenuto”. E dunque. “I Tg delle sedi regionali della Rai hanno mantenuto un ruolo essenziale nell’informazione locale e in particolare con la pandemia questo ruolo si è accresciuto, tenuto conto che in molte realtà diventano l’unico strumento di informazione per una comunità”.

Per gli esponenti di Fratelli d’Italia “il Cda della Rai ha il chiaro indirizzo del Parlamento a tutela di un presidio di informazione cruciale sulla risoluzione per un’equilibrata rappresentazione dell’emergenza pandemica da parte del Servizio pubblico è stato approvato il nostro emendamento relativo all’equilibrio da rispettare nella costruzione delle trasmissioni televisive e sulla qualità della conduzione”. E ancora: “Così da evitare situazioni discriminatorie come avvenuto col collega Malan ad Agorà. Abbiamo presentato un ulteriore emendamento relativo all’introduzione di un sistema sanzionatorio da parte di Agcom per i media che hanno alimentato la narrazione sensazionalista della pandemia ma non è stato esaminato per inammissibilità: abbiamo, in ogni caso, posto il tema, che riproporremo con specifici atti parlamentari”.

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