Le OO.SS. degli edicolanti esprimono grave preoccupazione per l’assenza in Legge di Bilancio di misure di sostegno per la rete di vendita della stampa

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Le OO.SS. degli edicolanti esprimono grave preoccupazione per l’assenza in Legge di
Bilancio di misure di sostegno per la rete di vendita della stampa. Bene il fondo straordinario per il settore dell’editoria ma deve essere aperto anche alle edicole
Il Presidente SNAG Innocenti “Se veramente si ha a cuore il diritto ad una informazione
pluralista e il contrasto alle fake news bisogna proteggere anche il luogo dove questi diritti
trovano realizzazione e quindi bisogna proteggere la rete di vendita delle edicole.”
Le associazioni di categoria degli edicolanti (SNAG-Confcommercio, SINAGI affiliato SLC CGIL, UILTUCS Giornalai, FENAGI Confesercenti e CISL Giornalai), con una nota unitaria indirizzata al Sottosegretario Moles e ai Relatori in Commissione al Senato della Legge di Bilancio, in rappresentanza dei rivenditori di quotidiani e periodici e della rete di vendita della stampa, hanno espresso “grave preoccupazione per l’assenza in Legge di Bilancio di qualsivoglia misura a sostegno della rete di vendita delle edicole” e hanno auspicato “che, nel percorso di approvazione parlamentare, possano essere introdotti opportuni correttivi affinché vengano estese anche alle edicole le forme di sostegno ora riservate alle sole imprese editoriali e vengano prorogati strumenti di sostegno essenziali per la sopravvivenza della rete, quali il bonus edicola e il tax credit edicole, anche per il 2022/2023” chiedendo di attenzionare “gli emendamenti presentati a sostegno della rete di vendita delle edicole, tenuto conto del ruolo e della funzione di servizio di interesse generale che le edicole svolgono nella diffusione paritaria della stampa”.
Il Presidente SNAG Andrea Innocenti ha così precisato la posizione delle associazioni di categoria “se si vuole veramente tutelare il diritto all’informazione deve tutelarsi anche la rete di vendita della stampa. In Legge di Bilancio non c’è nessuna misura per l’anello più debole della filiera editoriale rappresentato dalle edicole che sono il naturale luogo di
incontro tra informazione di qualità e lettori. Se veramente si ha a cuore il diritto ad una informazione pluralista e il contrasto alle fake news bisogna proteggere anche il luogo dove questi diritti trovano realizzazione. Non dimentichiamo poiché quasi il 90% dei ricavi diffusionali delle imprese editoriali deriva dalle vendite in edicola.” e ha concluso “ci auguriamo che in legge di bilancio vengano previsti interventi di sostegno, non solo per le imprese editoriali, ma anche per le edicole”.

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