Moles detta la linea: “Più incentivi e meno tasse per rilanciare l’editoria”

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“Per quanto riguarda i sostegni io sto pensando all’ adeguamento, per il settore dell’ editoria, di strumenti già presenti come incentivi diretti e indiretti e, quindi, in particolare ai crediti d’ imposta sia per i beni strumentali (e quindi anche la digitalizzazione), sia per la formazione per le nuove professionalità. L’ idea di fondo, però, è sempre quella di accompagnare il sistema editoriale nella nuova era ma con la tutela dell’ occupazione, perché se è vero che bisogna guardare al medio periodo, serve non lasciare nessuno indietro”. Parole e musica del sottosegretario con delega all’editoria Giuseppe Moles che, nell’intervista rilasciata a Il Messaggero e pubblicata nella giornata di oggi, ha ribadito la linea che il governo intende perseguire per sostenere il comparto dell’informazione e dell’editoria.

Per Moles è importante che le aziende del settore s’incamminino lungo la strada della digitalizzazione:  “Sono contento d’ aver fatto inserire nel Pnrr, nel capitolo della digitalizzazione, le imprese della filiera editoriale, nessuna esclusa. Così, nell’ ambito della Transizione 4.0, si potrà fare in modo che degli incentivi possano godere tutte le imprese della filiera”.

Il sottosegretario sul tema occupazionale, sul quale era stato compulsato da Fnsi e sindacati, ne ha ribadito la posizione cruciale nelle intenzioni e nelle priorità stabilite dall’esecutivo. Inoltre ha ritenuto di indicare nella volontà di superare lo strumento dei prepensionamenti una delle vie per giungere a un cambio di sistema strutturale: “Il tema occupazionale è uno dei dossier che analizzeremo, sottolineando però che io spero che lo strumento del prepensionamento diventi meno importante grazie al cambiamento del sistema. Inoltre con il Milleproroghe abbiamo già scongiurato tagli al settore, spostando di oltre 2 anni i tagli previsti per i giornali. E ancora, a prescindere dal Pnrr, per i prossimi provvedimenti legislativi abbiamo costruito già specifiche norme sia per quest’ anno che per il prossimo, a supporto di tutta la filiera”.

Grande impegno, poi, sul fronte delicatissimo relativo alla protezione del diritto d’autore. Giuseppe Moles ha fatto il punto sull’iter relativo al recepimento della direttiva Ue a tutela del copyright: “L’ obiettivo è quello di dare dignità a tutti, perché la vera ratio della direttiva Ue è quella di favorire l’ accesso del pubblico ai contenuti protetti da copyright, e quindi la libertà e il pluralismo dell’ informazione, ma anche la tutela dei diritti degli autori e degli editori. La sfida è far sì che tutti possano trovare il giusto ristoro alle loro esigenze”. E dunque ha promesso guerra senza frontiere alla pirateria: “La lotta alla pirateria è fondamentale anche a tutela di imprese e posti di lavoro. Il ministro Colao ha il coordinamento per definire la posizione italiana rispetto al Dsa (il Digital service Act, la proposta della Ue con cui normare le attività delle piattaforme ndr) per ciò che riguarda la pirateria. Daremo il nostro contributo perché è una battaglia fondamentale, basti pensare che la pirateria sportiva ha un impatto in termini di Pil di quasi 500 milioni di euro e per il settore audiovisivo di 591 milioni di euro, con circa 6 mila posti di lavoro persi”.

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