“La diffusione sistematica e non remunerata di opere protette dal diritto d’autore è un fenomeno che desta grave allarme, in quanto pregiudica la sostenibilità dell’industria editoriale, svaluta l’apporto di competenze e professionalità qualificate e, non da ultimo, influisce sulla libertà e il pluralismo dell’informazione, incidendo sulla quantità e la qualità dell’offerta editoriale”. Così in una nota il deputato Fdi Federico Mollicone che ha affermato: “Il recepimento della direttiva copyright va garantito urgentemente, così come va ampliato il perimetro delle norme di tutela dell’editoria nazionale: ne va della sostenibilità economica di numerose aziende, di migliaia di posti di lavoro, della qualità stessa della democrazia e della sovranità digitale nazionale ed europea. Il vero antidoto, infatti, all’emergenza delle fake news è una stampa adeguatamente sostenuta dalle istituzioni”.
E dunque: “Il Digital Services Act può essere occasione da parte del legislatore europeo di introdurre norme a tutela del diritto d’autore e dei diritti connessi e, in particolare, la previsione, già avanzata da Fratelli d’Italia in Senato con i colleghi Iannone e Fazzolari nel corso dell’esame parlamentare della direttiva con l’approvazione di un ordine del giorno, per inserire l’obbligatorietà della negoziazione fra over-the-top e operatori del mercato editoriale e della creatività. Auspichiamo, inoltre, che, seguendo il modello australiano e francese, già il decreto legislativo di recepimento della direttiva Copyright voglia specificare che gli editori debbano essere tutelati prevedendo un meccanismo di negoziazione obbligatoria tra le parti interessate che individui una quota adeguata di proventi che gli editori devono percepire e che, in caso di mancato accordo in un termine prestabilito tra gli editori e gli OTT, intervenga l’Autorità regolatoria di settore a definire le condizioni, anche economiche, della utilizzazione dei contenuti da parte delle piattaforme digitali”.
Infine l’esponente di Fratelli d’Italia ha concluso: “Ne va della sovranità digitale. Inoltre, è auspicabile che il DSA introduca specifiche indicazioni per la tutela dei minori sulla Rete, come la rimozione dei contenuti pericolosi e lesivi come le “challenge”, e garantisca che solo l’autorità pubblica ha la prerogativa di stabilire la liceità o meno di un contenuto online, e dunque il diritto ad autorizzarne l’eventuale rimozione.”