Sostegno al digitale, cosa c’è da sapere sul contributo per editori di giornali

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Facciamo seguito alla nostra circolare n. 38/2020 in relazione al contributo a favore delle imprese editrici di quotidiani e periodici pari al 30 per cento delle spese sostenute nel 2019 per l’acquisizione di servizi digitali introdotto dall’articolo 190 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con la legge 17 luglio 2020, n. 77.

Per l’inquadramento dei profili generali rimandiamo a quanto esposto nella nostra precedente informativa, per evitare inutili ripetizioni.

Preferiamo, invece, porre l’attenzione su alcuni punti oggetto negli ultimi giorni di maggiori richieste da parte delle imprese editrici che assistiamo.

La norma esclude dal beneficio le imprese che beneficiano dei contributi previsti dal decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. L’esclusione concerne l’impresa, quindi, anche eventuali investimenti per i quali non è stato richiesto il contributo o inerenti altri rami d’azienda esercitati dall’impresa non sono ammissibili a questo beneficio di legge.

Un altro profilo riguarda la qualificazione delle spese effettivamente ammissibili al contributo. Infatti, la norma fa riferimento alle spese effettuate nel corso del 2019 per l’acquisto dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale e per l‘information technology per la gestione della connettività. Si tratta di definizioni quanto mai generiche e che meriterebbero urgenti chiarimenti da parte del Dipartimento informazione ed editoria circa l’effettiva portata delle stesse.

Inoltre, non è chiaro se sono ammissibili i costi di competenza del 2019 e, quindi, le quote di ammortamento dell’anno o gli investimenti effettuati nel 2019.

Inoltre, la definizione di manutenzione evolutiva, già contenuta nel decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70, lascia spazio a diverse interpretazioni. Anche l’information technology per la gestione della connettività richiederebbe dei chiarimenti in quanto è una definizione sicuramente roboante ma che difficilmente si concretizza in un servizio fornito autonomamente per le imprese editoriali, quanto, piuttosto, una parte del servizio di soluzioni tecnologiche rivolte a garantire anche la connettività.

Negli ultimi periodi il Dipartimento, comunque, sta pubblicando delle faq sul proprio sito che potrebbero, anche in parte, derimere questi dubbi.

Ricordiamo che la finestra temporale per presentare la domanda è dal 20 ottobre al 20 novembre e che il contributo è soggetto al limite del de minimis e, comunque, è soggetto a limitazioni nell’ipotesi in cui il fabbisogno finale risultasse superiore rispetto allo stanziamento.

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