Aie, Aib e Ail al governo: “Ripartire dai libri per superare crisi peggiore da Dopoguerra”

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Man Reading Book and Sitting on Bookshelf in Library --- Image by © Royalty-Free/Corbis

“Ripartire dai libri con un piano straordinario, a sostegno del settore, per superare la più grave crisi attraversata dal libro dal Dopoguerra”. La proposta arriva dalla filiera del libro al governo in un appello firmato da Associazione Italiana Biblioteche, Associazione Italiana Editori e Associazioni Librai Italiani.

Per librai e operatori è necessario provvedere a “interventi immediati a sostegno di imprese, specie le più piccole, di biblioteche, di lavoratori, autori e traduttori e per risolvere la crisi di liquidità che attraversa l’intera filiera”. Nello specifico, sul tavolo dovrebbero esserci “un sostegno alla domanda lungo due linee: fondi alle biblioteche di pubblica lettura per un piano straordinario di acquisti di libri, con particolare attenzione alle librerie del territorio, e un sostegno tramite strumenti analoghi al bonus cultura, finora dedicato ai diciottenni, da estendersi ad altre fasce della popolazione”. Inoltre, per Aie, Aib e Ail sarà necessario: “stabilizzare il sostegno alla domanda oltre l’emergenza, prevedere una detrazione fiscale sull’acquisto dei libri, rafforzare il sistema bibliotecario del paese, promuovere l’innovazione e completare la transizione verso un’editoria libraria interamente verde e inclusiva, e rafforzare la promozione del libro italiano all’estero”.

Allo stato attuale, la situazione è grave: “Le chiusure generano la più grave crisi attraversata dal libro dal Dopoguerra – ricordano le associazioni -. Già a fine marzo il 64% degli editori librari aveva fatto ricorso alla cassa integrazione o era in procinto di farlo. Il numero delle novità previste nel 2020 era stato riprogettato con una riduzione del 31% rispetto ai programmi di inizio anno, con conseguenze pesanti sui posti di lavoro nei settori della carta, della stampa e nei service editoriali e grafici, ma anche per autori e i traduttori”.

“Sarà un colpo verso la cultura italiana, la diversità culturale e il pluralismo – concludono le associazioni -. Per questo un intervento mirato a sostegno del libro è veramente necessario subito”.

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