Il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti lancia «un nuovo allarme dopo l’approvazione alla Camera del disegno di legge sulle intercettazioni, che di fatto mina alla base la libertà di informazione e si mostra in palese contrasto con le decisioni assunte da corti europee e dalla nostra corte costituzionale. Rischia di realizzarsi, infatti, un inaccettabile ritorno a climi e situazioni che si ritenevano definitivamente superati». Per questo, si legge nella nota, l’Ordine «si appella a tutti gli spiriti liberi affinchè inducano il Senato a una seria riflessione, che – pur colpendo gli abusi (materia di competenza diretta dell’Ordine stesso) – ristabilisca i diritti fondamentali per i cittadini». In ogni caso, conclude la nota, «l’Ordine è più che mai determinato a impegnarsi in tutte le sedi per questa battaglia di libertà e chiede agli altri organismi di categoria di riunire a Roma gli stati generali dell’informazione proprio nei giorni in cui il disegno di legge sarà discusso al Senato».