C’è recessione? Tutta una balla. Tutto va male? Colpa dei “soliti” giornali venduti. È diventato il leit motiv della comunicazione a Cinque Stelle e mille scuse. Questa volta il Blog delle Stelle ospita un intervento di Massimo Bugani, vicecapo della segreteria del vicepremier Di Maio, fedelissimo di Casaleggio e pioniere in Emilia del M5S che ha fatto infuriare la “base” del Movimento per aver ottenuto (come racconta la Stampa) quell’incarico da svariate decine di migliaia di euro assommando a questo gli impegni da consigliere comunale a Bologna e la carica di socio di Rousseau.
Nel suo intervento, Bugani dà la colpa di tutto alla lettura dei fatti che fanno i giornali. C’è recessione? “Tutta una catastrofe di carta”. Ma c’è da stare tranquilli. “Il MoVimento 5 Stelle dal 2009 ad oggi è stato dato per morto almeno 200 volte. Il MoVimento cade e si rialza, inciampa e cresce, si adatta alle circostanze, subisce e poi reagisce, schiva e risponde, resiste e avanza, sbaglia e corregge, soffre e trova la cura. Non muore.
Nel frattempo i dati auditel fanno crollare i talk e i giornali non vendono più. Sembra un mondo intero contro di noi ma è solo una catastrofe di carta. Descrivono le tenebre ma è una semplice notte. Raccontano l’abisso ma hanno solo paura.
Andiamo avanti col nostro passo. La maratona è molto più lunga di quanto pensano le lepri. Senza strappi o allunghi, guardiamo avanti e continuiamo a correre, un passo dopo l’altro, un respiro dopo l’altro”.
Se c’è recessione, insomma, è colpa dei giornalisti cattivi. Ma state tranquilli, tanto chiuderanno.