Contro i tagli all’editoria scende in campo il consiglio regionale del Molise che, all’unanimità, ha approvato l’ordine del giorno che impegna il presidente della giunta regionale, Donato Toma, a portare la questione sul tavolo della Conferenza delle Regioni.
Scontata la posizione contraria degli esponenti del Movimento Cinque Stelle che abbandonano l’aula al momento del voto. Per i grillini molisani la decisione importante presa dall’assise regionale non sarebbe che “una perdita di tempo”. Perché, stando a quanto hanno fatto sapere “l’obiettivo non è quello di chiudere le piccole voci e i media regonali ma rompere il sistema su cui si reggono i grandi giornali”. Per loro: “Sostenere il pluralismo dell’infomrazione non significa sostenere gli editori che impongono la linea editoriale, non versano contributi Inpgi o fanno contratti capestro”.
Prima dell’iniziativa politica in Regione Molise, era esplosa la polemica tra le forze rappresentate nel parlamentino locale dopo le dichiarazioni degli esponenti M5S che esultarono agli annunci del sottosegretario Vito Crimi sulla riduzione e successivo azzeramento dei fondi. Il movimento civico di Orgoglio Molise aveva risposto così alla “gioia” dei grillini: “Di fatto per il Movimento Cinque Stelle devono chiudere televisioni e giornali perché in questi anni hanno dato vita ad un sistema marcio che li ha denigrati. Come dire: oggi governiamo e chiudiamo tutte le voci di dissenso al nostro operato. Sconcertante!”.