“Riconsiderare il regime giuridico dei servizi audiovisivi, per ristabilire un level playing field fra le diverse piattaforme trasmissive e realizzare un quadro regolamentare flessibile, che garantisca la più ampia diffusione dei contenuti anche su internet, tutelando i diritti degli utenti-consumatori”. Dovrebbero essere questi, secondo il Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, Antonio Martusciello, gli obiettivi principali della revisione della Direttiva 2010/13/UE sui servizi media audiovisivi, avviata dalla Commissione europea
nell’ambito della cornice del Digital Single Market.
E proprio le prospettive regolamentari connesse allo sviluppo dei nuovi media e la difesa dei diritti degli utenti sono stati il leit motiv del workshop, aperto da Martusciello, “Media tradizionali e piattaforme on line. Diritti, valori e modelli di offerta nel confronto europeo”, tenutosi oggi presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. L’evento, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Commissario Agcom, Mario Morcellini, ha riunito rappresentanti degli operatori e delle istituzioni.
“Il percorso di riforma della Commissione europea -secondo il Commissario Martusciello- lascia alcune questioni aperte, relative, soprattutto, al ruolo e alla responsabilità delle piattaforme. Le asimmetrie regolamentari tra sistemi “on-line” e sistemi “off-line” impongono una seria riflessione su temi importanti. Tra questi, la riconoscibilità e profilazione del messaggio pubblicitario (con evidenti ripercussioni sulla libertà di scelta e la privacy dei cittadini), l’affievolimento della responsabilità editoriale (dalla quale le nuove piattaforme sono escluse), la pervasività delle fake-news e il dilagare della post-verità, i limiti del principio di
net neutrality, che si potrebbe pensare di mitigare a tutela dei minori, per impedire la diffusione di contenuti illeciti”. “In questo scenario – ha concluso Martusciello – le autorità di garanzia sono chiamate a svolgere un ruolo cruciale nella tutela di alcuni diritti fondamentali quali la libertà delle comunicazioni ed il pluralismo delle fonti informative. Ad
essere coinvolta in prima linea è proprio l’Agcom che, nel 2016, ha varato la prima fase di un’indagine conoscitiva sulle “Piattaforme digitali e i dei servizi di comunicazione elettronica” nonché, nel 2017, l’istruttoria relativa all’individuazione dei mercati rilevanti nel settore dei servizi di media audiovisivi.
La sfida è quella di garantire i medesimi diritti nati nel mondo “off-line” anche in un contesto fluido e dinamico come quello di Internet, dove gli utenti sono i veri protagonisti”.