La Provincia di Cosenza sparisce, 4 giornalisti non trovano la redazione

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Lo strano caso che vede coinvolti quattro giornalisti finisce sotto la lente della Fnsi: la redazione de La Provincia di Cosenza trasloca a sorpresa nella notte senza dare alcuna informazione ai redattori. Che quando poi trovano la nuova sede del giornale vengono bloccati all’esterno

Andare a lavoro e non trovare più il proprio ufficio. Sembra impossibile, invece, è la strana vicenda accaduta in Calabria che ha coinvolto quattro redattori de La Provincia di Cosenza: Francesco Viola, ex direttore responsabile del quotidiano, Ilaria Nocito, Enrico Miceli e Bruno Greco. I quattro, recatisi in redazione, hanno scoperto che era stata trasferita altrove nella notte. Quando poi sono riusciti a trovare la nuova sede, è stato impedito loro di entrare.

Ha preso il via in questo modo una contesa per rivendicare il proprio posto di lavoro: prima di tutto i giornalisti hanno contattato la polizia per denunciare l’accaduto, dopodiché hanno informato il sindacato. La prima mossa della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi) è stata quella di inviare una lettera agli editori del giornale con espressa richiesta del “ripristino e la regolarizzazione del rapporto di lavoro”, il “pagamento delle differenze retributive”. La lettera inviata dall’avvocato Mariagrazia Mammì contesta il licenziamento perché “nullo, inefficace e illegittimo”.

Questa storia è diventata un caso emblematico in Italia: i quattro redattori hanno lavorato per mesi senza un regolare contratto. Questo è accaduto nonostante varie sollecitazioni e addirittura il nome di Francesco Viola appariva in gerenza con la qualifica di direttore responsabile.
La deputata del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci ha presentato un’interrogazione rivolta al presidente del Consiglio e ai ministri dell’Interno, della Giustizia e del Lavoro. “Inquietante il trattamento subito dai giornalisti del quotidiano La Provincia di Cosenza, così come il silenzio generale sulla vicenda e sul loro mancato inquadramento”, ha spiegato la deputata, secondo cui l’episodio “conferma quanto in Calabria sia calpestata impunemente la dignità di chi fa informazione”.

La vicenda è stata bollata come “grottesca” da Giuseppe Soluri, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, mentre il segretario della Fnsi regionale, Carlo Parisi, ha parlato di “una brutta storia” di cui il mondo dell’editoria non aveva assolutamente bisogno: Il giornale è una cosa seria ed i giornalisti non sono giocattoli da buttare quando non servono o non piacciono più”, ha spiegato.

E al quotidiano cosa è successo? Nulla, continua a uscire e ha un nuovo gruppo di redattori, così come è nuova la testata “La Nuova Provincia di Cosenza“. L’editore, invece, non è cambiato, anche se da quando la iG Editori srl ha rilevato il giornale, pochi mesi prima dello scoppio della vicenda, ci sono stati già ben quattro avvicendamenti alla direzione. Di certo, come ha spiegato ancora Carlo Parisi, l’intera storia dovrebbe “fare seriamente riflettere quanti – in casi come questo – vengono tentati a rimpiazzare, a vario titolo, i colleghi licenziati, prestandosi ad operazioni di sciacallaggio che saranno, naturalmente, denunciate agli organismi competenti”.

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