Il giornale del futuro raccontato all’Expo da Luciano Fontana

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Il giornalismo ha ancora un futuro, la carta stampata continuerà ad esistere. La parola chiave per il direttore del Corriere della Sera, intervenuto all’Expo di Milano per l’incontro ‘Come sarà il giornale del futuro’, è qualità

Il giornalismo di qualità avrà ancora vita lunga. Ne è sicuro Luciano Fontana che è intervenuto all’incontro ‘Come sarà il giornale del futuro’ all’Expo di Milano. “Il Corriere della Sera ha circa 2 milioni e 700 mila lettori sulla carta stampata e quasi altrettanti come utenti unici sul web – racconta il direttore del Corriere della Sera – la nostra edizione cartacea su tablet è letta da circa 120mila lettori e gli abbonati sullo smartphone sono 20mila”. A rivelare questi numeri sono gli ultimi dati Audipress.

Un’ottima base secondo Fontana, mai così tanti lettori hanno letto le nostre informazioni, continua a spiegare da Casa Corriere. La spiegazione di questi numeri sta nel fatto che oggi è possibile far circolare i contenuti tramite molte piattaforme, ma il direttore del Corriere rileva un problema: “un grande pezzo di questa informazione, quello che passa attraverso il sito Corriere.it, è ancora gratuito”.
Per questo motivo si sta lavorando per “studiare una formula graduale di pagamento” che permetta a una parte selezionata di lettori, quelli che desiderano un’informazione più approfondita, di abbonarsi.

Quale futuro per l’editoria? Difficile a dirsi, la priorità, prosegue Fontana, “è capire come l’informazione di qualità possa essere distribuita nel modo giusto su tutte le piattaforme, innovare, esplorare, cercare nuove forme per attirare lettori.
Ma c’è una cosa di cui il direttore del Corriere della Sera è sicuro: il giornale, la carta stampata in generale, ha un futuro. Deve solo imparare a convivere con tutti gli altri strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. “Per chi vuole fare questo lavoro, oggi, la strada è più in salita: ci vuole più fatica e molte più competenze e capacità . Ma non date retta a chi dice di non provarci: se siete determinati ce la farete”, conclude Luciano Fontana.

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