Sono passati pochi giorni dal debutto della nuova offerta flat di Telecom, ma già sorgono problemi riguardanti la tutela dei consumatori. Secondo Altroconsumo, associazione che difende i diritti degli utenti, l’ex monopolista non avrebbe preso in considerazione la diffida lanciata dall’Agcom due settimane fa. . L’Autorità aveva ravvisato delle criticità in relazione alla nuova offerta “Tutto Voce”, che al costo di 29 euro al mese prevede chiamate illimitate verso fissi e mobili. Nel mirino del Garante la mancanza di trasparenza in merito alle nuove condizioni contrattuali, ma anche l’assenza del diritto di scelta per gli utenti che in passato non hanno attivato offerte aggiuntive. Correlato al diritto di scelta è il pericolo di una maggiorazione dei costi, che potrebbe verificarsi senza il consenso del clienti. Questi ultimi hanno il diritto di mantenere la tariffa di 19 euro per i servizi base. Per la verità Telecom non ha ignorato la diffida dell’Autorità. Ha annunciato, infatti, un potenziamento dell’informativa e la possibilità di recedere per i clienti che vorranno tornare alla precedente offerta. Questa opzione sarà valida fino ad ottobre e prevede anche dei rimborsi per i clienti che la richiederanno. Ma per Altroconsumo queste misure non sono sufficienti. Telecom avrebbe dovuto cercare di ottenere il consenso dei clienti in via preventiva. L’associazione di consumatori sollecita pertanto l’Agcom a multare Telecom o, quantomeno, a pretendere modifiche alla strategia approntata dal’azienda telco per la conoscibilità della sua offerta.